Vincenzo Mazzà Autore
Chi ama la musica è toccato da sette note
E' morto il diritto d'autore? No, forse è morto il diritto
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MAI TRADIRE UN AMORE
La canzone che ben si canta nei matrimoni
La canzone che è un monito
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Noi che abbiamo molte cose da dire a chi per una volta ci vorrà ascoltare
Serve ancora parlare?
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La speranza non è altro che il futuro
la trovi in quel paese che costruisce futuro
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Eravamo degli emigranti
ti ricordi amore mio
emigranti noi siamo ancora
così ha voluto Dio
Nostro figlio è già partito
un bagaglio di nostalgia
altri figli ci annunceranno
che se ne andranno via
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Servono i buoni propositi
per ricostruire il mondo
i giusti pensieri per sapere come
le mani per ricostruirlo
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Alcuni Testi
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FINESTRA IN COSTRUZIONE
Leggera e Liscio
Giorni di una estate
Musica di Mario Scrivano
Orchestre di Jan Demis e di Marco Finotto
Edizioni Drums
Passaggio TV su Rai 3 dell'Orchestra Marco Finotto
Ho ripreso ad amarti
Musica di Mario Scrivano
Orchestre: Cristina e i Riflessi; Gruppo Luca Frencia
Edizioni Discotop
Brano ripreso da Daniele Tarantino
Edizioni Parole in Musica
Estate non morire
Musica di Mario Scrivano e Roberto Gastaldi
Gruppo 82
Passaggio TV su Rai 3 e Sereno Variabile Rai 2
Edizioni Drums
Ripreso dalle orchestre: Mosaico di Stelle, Elisir, Ernesto Macario
Occhi differenti
Musica di Mario Scrivano
Gruppo 82 e Orchestra Ernesto Macario
Edizioni Drums
Quante Donne
Coautore con Enrico Noello
Edizioni Recital di Angelo Camis
Piano
Musica di Mario Scrivano
Canta Marina Ferrari e Orchestra Ernesto Macario
Edizioni Sombrero e Discotop
Va serenata va
Musica di Marco Finotto
Orchestra di Marco Finotto
Edizioni Discotop
Serenata tu
Coautore con Vittorio Garino
Musica di Mario Scrivano
Orchestra Ernesto Macario
Edizioni Sombrero e Discotop
La mia libertà
Musica di Mario Scrivano
Orchestra Gli Smeraldi
Edizioni Discotop
L’ultima serenata
Musica di Guido Lageard e Mario Scrivano
Orchestra Ernesto Macario
Edizioni Discotop
Solo tu
Musica di Giorgio Fattori
Orchestra I Faraoni
Edizioni Sombrero
Suonano le campane
Coautore con Liberata Manfredi
Musica di Marco Finotto e Mario Scrivano
Orchestra Dina Manfred
Edizioni Discotop e QU.RI.VE
Storie dell’Età
I° Premio al Festival Canzoni di Capo Sud, organizzato dall’Associazione New Life. Evento ampiamente seguito dai giornali locali e documentato dalla Gazzetta del Sud del 9 giugno 2001 come successo straordinario.
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Testi
Giorni di un'estate
Stesi con le tasche rivolte / guardo i miei jeans
sotto due conchiglie raccolte / presso il windsurf
Chiusa è in un pugno di sabbia / qualche orma in più
scorci dipinti di nebbia / dove non sei tu.
Giorni che mi porta l'estate / quasi cuciti su di te
come scogli nell'onde salate / e un altro verso che non c'è.
Giorni appesi ai fili del sole / con la tua ombra a testa in giù
e il colore del mare direi che / si rovescia da lassù.
Giorni di un'estate / giorni come noi
sulla spiaggia vissuti / e raccontati poi ad uno specchio quando non ci sei.
Giorni di un'estate
giorni che berrei / con i tuoi contorni mescolati ai miei
per non lasciarti quando te ne vai.
Anche il minuto disperso / ore non ne ha
sembra tutto un mondo diverso / dalla realtà.
Barche dondolanti di carta / sopra la marea
vanno dove il mare le porta / senza un'altra via.
Giorni che mi offre l'estate / presi per mano e dati a te
come il cielo e le sue serate / e un altro verso che non c'è.
Giorni fermi nel caldo che sale / su ogni porto e marinai
e in questa estate direi / se c'è un giorno che non hai.
Giorni di un'estate / giorni come noi
sulla spiaggia vissuti / e raccontati poi ad uno specchio quando non ci sei.
Giorni di un'estate
giorni che berrei / con i tuoi contorni mescolati ai miei
per non lasciarti quando te ne vai.
Estate non morire
Tra poco nel sereno / la pioggia cadrà
e lo scoglio / un'onda spezzerà.
Tra poco il mare / berrà questa sabbia
e un'ora / veloce passerà.
Io su un treno / domani sarò
lontano da lei / e mi annoierò.
Estate non morire / resta qui
difendi da settembre / i tuoi colori
e lascia riposare / più che puoi
il cielo addormentato / su di noi.
Così rimango ancora / qui con lei
un altro giorno / in mezzo a questo sole
con gli occhi miei riflessi / dentro i suoi.
Estate non morire / se tu puoi.
Tra poco questo giorno / nell'ombra sarà
e il cielo / non si distinguerà.
Tra poco il vento / avrà bianche vele
e la barca / la corsa prenderà.
Io alle spalle / con lei lascerò
il tempo finito / che non riavrò.
Estate non morire / resta qui
difendi da settembre / i tuoi colori
e lascia riposare / più che puoi
il cielo addormentato / su di noi
Ecc. ecc. ecc.
Storie dell'età
Dove portano questi sentieri che vanno in salita
sotto i passi i volti d'ogni pietra
io scenderei dal cammino per fermarmi qui
a cambiare in pianura la salita.
E si corrono grandi traguardi che son già tagliati
sembra sera un'ora del mattino
e senza mai fare il pieno si ritorna giù
a partire da quel dove s'è partiti.
E anche tu amico mio di conquiste facili
sei ancora qui al punto di partenza che son io
storie dell'età che viaggiano con noi
sopra le rotaie di questa società.
E anche tu amico mio che m'hai fatto crescere
hai un pensiero in più da quando il tuo bagaglio sono io
storie dell'ètà che vivono con noi
e se c'è il sereno è casualità.
Come nascono grandi gli amori guardando il futuro
son dal vento stesi contro il muro
in compagnia si è soli non si parla più
in silenzio si cammina a muso duro.
E si attendono mille promesse che sono parole
la speranza è ancora appesa al chiodo
la fantasia ha stretto il nodo non si scorge più
l'aquilone che volava verso il sole.
E anche tu amico mio... i tuoi versi inediti
sulla scrivania il tempo già se l'è portati via
storie dell'età che viaggiano con noi
sopra le rotaie di questa società.
E anche tu amico mio con il cuore in cenere
ora che tu sai... d'un altro con la donna che tu hai
storie dell'età che vivono con noi
e se c'è il sereno è casualità.
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Brani in cerca di interprete
Ieri noi
Testo su musica di Mario Scrivano
E' diverso oggi senza te
anche se pareva non ci fosse
niente più da dire
tu ritorni nella mia mente
un po' confusa, bella
proprio come allora...
Eravamo forti
tutti e due insieme
l'incoscienza poi
faceva la sua parte
e restavo lì a guardare
le tue lentiggini un po' sparse.
E senza dir parole
dolcemente amore si faceva...
Io mi chiedevo cosa mai saremmo stati
l'una senza l'altro.
Due sconosciuti con la stessa età
appena in viaggio verso nuove libertà
su strade vuote prive d'eredità
dei nostri giorni assieme.
Eravamo forti
tutti e due insieme
l'incoscienza poi
faceva la sua parte
e restavo ad ascoltare
le fantasie che inventavi...
E quando in un sorrivo
bellissime incertezze nascondevi
per raccontarmi tutto quello che provavi
non ti confondevi.
Quelle paure nascoste dentro te
come sapevi sfidavi accanto a me
ed ogni fine non si capiva mai
se era poi la fine.
Voglia di piangere
Testo su musica di Carlo Salvi
Fa male / e ho voglia di piangere
non puoi capire / quello che c'è
in una lacrima / che non vuol scendere
tutto il mio mondo c'è.
Da tempo / non mi viene da ridere
e mi fa male / se penso a te
con quella maschera / che sa nascondere
il volto tuo qual è.
Non eri forse tu / la donna piccola
che sorrideva un po' / con gli occhi timidi
che non voleva più / restare libera
e si stringeva a me / con tutta l'anima.
Credevo / di parlare a un angelo
ma il mio mondo / muore con te
in questa lacrima / che non vuol scendere
sapore amaro c'è.
Ormai / più non credo ai miracoli
di quel coraggio / che io non ho
so dirti vattene / ma non confondere
il volto tuo qual è.
E’ FACILE PERDERSI
Testo musicato da Carlo Salvi
Intorno a noi illusioni
Pensieri che concorrono
A farci disarmare
Bellezze lusinghiere
Beffarde ci circondano
Ci invitano a sognare
Nel nostro camminare
Gli spazi se si aprono
Qualcuno può entrare
Teniamoci vicini
Amore non perdiamoci
In mezzo a questo mare
E’ facile perdersi
Non ritrovarsi come prima
Al fuoco di una fiaccola
Accesa dentro l’anima
E’ facile perdersi
E tramutare il cuore in pena
In modo da non vivere
La storia di una favola
Di fronte a noi bagliori
Col vento ci trascinano
Su alte mongolfiere
E navi senza un porto
Ci sembra che conducano
Speranze di crociere
In questo nostro andare
Tumulti se ci sfiorano
Lasciamoli passare
Nuotiamo in questo mare
Ma stretti noi teniamoci
Per non lasciarli entrare
E’ facile perdersi
Non ritrovarsi come prima
Al fuoco di una fiaccola
Accesa dentro l’anima
E’ facile perdersi
E tramutare il cuore in pena
In modo da non vivere
La storia di una favola
HO VISTO TE
Musica di Carlo Salvi
Dovevo prendere il treno con i miei
Ho visto te e ho perso il treno
Dovevo correre a casa d’una amica
Ho visto te e ho fatto tardi
E così
Non finivo più
Di star lì
Dov‘ eri tu
Ho visto te e i miei programmi son saltati tutti in aria
Come foglie dentro il vento che s’infuria
Ho visto te e il mio tempo ora ha i segni d’una storia
Come un gioco che diventa cosa seria
Dovevo scende le scale della standa
Ho visto te e son risalita
Dovevo scegliere al bivio d’una strada
Ho visto te e ti ho seguito
E da lì
Sulla tua corsia
Si spostò
La corsa mia
Ho visto te e i miei programmi son saltati tutti in aria
Come foglie dentro il vento che s’infuria
Ho visto te e il mio tempo ora ha i segni d’una storia
Come un gioco che diventa cosa seria
Musica
Uno stop
Mentre andavo io
Che fermò
Lo sguardo mio
Ho visto te e i miei programmi son saltati tutti in aria
Come foglie dentro il vento che s’infuria
Ho visto te e il mio tempo ora ha i segni d’una storia
Come un gioco che diventa cosa seria